Browser e intelligenza, chi usa Internet Explorer ha QI più basso?
Browser e quoziente intellettivo: un binomio che, all’apparenza, sembrerebbe non avere molti elementi in comune.
A scovare invece una sorta di “legame” tra i due, è stata invece una recente ricerca, che in poco tempo ha fatto il giro del web, provocando numerose e contrastanti reazioni.
La ricerca è stata condotta dal AptiQuant, una società canadese.
Quest’ultima ha infatti analizzato le eventuali connessioni tra il Quoziente Intellettivo, il cosiddetto QI (o, all’inglese, IQ), di numerosi soggetti, e la scelta di questi ultimi per ciò che concerne il browser internet da utilizzare.
I soggetti, oltre 10omila, sono quinti stati testati utilizzando la cosiddetta WAIS (Wechsler Adult Intelligence Scale), una tra le più conosciute “scale d’intelligenza” per stabilire il QI.
In base ai valori emersi, i fautori della ricerca in questione hanno suddiviso il campione in base al browser utilizzato dai soggetti per la navigazione in internet.
Stando ai risultati ottenuti da quest’ultima analisi, è emerso che i soggetti con Quoziente Intellettivo più basso utilizzerebbero in larga maggioranza i browser più “datati”.
Fra questi, secondo gli esiti dello studio, ci sarebbe sicuramente Internet Explorer (nelle versioni comprese tra la 6 e la 9).
All’estremo opposto di tale graduatoria, si sarebbero “classificati” invece gli utenti di Opera, seguiti “a ruota” dai soggetti che utilizzano Camino, Safari, Chrome e Firefox.
Per questi ultimi, infatti, sarebbe stato registrato un quoziente intellettivo simile (tra loro), ma allo stesso tempo superiore rispetto agli “utilizzatori” del browser Explorer di Microsoft.
A seguito della divulgazione di tali risultati, sono emersi numerosi commenti a tali valori. In particolar modo, gli utenti di Internet Explorer avrebbero sollevato dubbi su tali risultati, poiché, secondo questi ultimi, nella ricerca in questione non sarebbero stati analizzati fattori importanti come l’età dei soggetti coinvolti, e le finalità (lavoro, svago, etc.) per le quali verrebbe utilizzato un particolare browser piuttosto che un altro.
News
- L’auto è sempre più connessa
- Nel 2015, 7 apparecchi connessi a testa
- 2014: al Politecnico di Milano si studierà in inglese
- Le ferrovie italiane stanno per cambiare?
- Google Currents anche in Italia
- Currents, prima prova dell’aggregatore di Google
- Google+, restyling e 170 mln utenti
- Il Comune di Livorno si vende su eBay: all’asta oggetti e beni comunali
- L’Ue: ritardo nella banda larga costa all’Italia l’1,5% del Pil
- Musica digitale, l’Italia cresce sempre più canzoni in mobilità