Egitto, ben arrivata Facebook
Un segno di gratitudine nei confronti del sito blu, per il ruolo avuto durante le proteste. Un giovane uomo chiama la sua primogenita Facebook Jamal Ibrahim
Anche se Facebook non è stato l’unico servizio abbracciato dal popolo egiziano durante le circa tre settimane di proteste all’interno del paese, è certamente il servizio che ha aiutato a dare voce alle proteste. Circa cinque milioni sono stati i cittadini del Paese che hanno attivato un account sul famoso social network e l’azienda ha visto nascere più di 32mila diversi gruppi e 14mila nuove pagine sul sito durante le ultime due settimane di gennaio.
Pochi giorni fa, inoltre, anche l’esercito egiziano ha lanciato la propria pagina su Facebook per promuovere la sua immagine.
Raffaella Gargiulo
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