Passera,entro giugno pacchetto Digitalia

TripAdvisor più Facebook uguale viaggio personalizzato
Il sito di suggerimenti per i turisti ha sviluppato un’applicazione interna che classifica le opinioni degli amici del social network
TripAdvisor da oggi permette di vedere i consigli degli amici su Facebook attraverso la nuova applicazione “Friend of a Friend” che classifica le opinioni per importanza. Ecco come opera la nuova app: quando cerchiamo recensioni e valutazioni sui posti dove andare in cima a tutti i suggerimenti vengono posti i consigli lasciati dai nostri amici e sotto questi quelli degli amici degli amici. Infine, ecco quelli degli altri utenti del popolare sito. Le possibilità di trovare dei riferimenti sui posti dove intendiamo alloggiare o mangiare o i luoghi che vogliamo visitare sono così decuplicate, spiega la società. Solo però sul sito, perché le app per smartphone non subiranno un contemporaneo aggiornamento.
Il progetto “Friend of a Friend” nasce dalla constatazione che un commento su quattro di quelli inviati quotidianamente sul network arriva da utenti loggati dentro a Facebook. TripAdvisor con questo passo intende esplorare un campo nel quale finora era rimasta al margine: quello dei consigli di viaggio personalizzati. Questo perché il giudizio degli amici ha per noi un peso specifico superiore a quello dei suggerimenti degli altri: secondo una ricerca Forrester del 2011 il 76% delle persone si fida di più delle raccomandazioni di viaggio provenienti da persone che conosce.
All’interno della nuova applicazione è inoltre possibile contattare qualunque persona del proprio network di amicizie (su Facbeook) tramite la chat interna (di TripAdvisor) per ricevere maggiori informazioni circa un commento lasciato. Il collegamento con Facebook implica una serie di riflessioni circa la privacy e la condivisione di informazioni personali. Per questo motivo TripAdvisor permetterà agli utenti di limitare i contenuti visibili dagli altri con due opzioni: “mostra informazioni sui tuoi amici di Facebook mentre navighi su TripAdvisor” e “permetti ai tuoi amici di Facebook di vedere il tuo nome e foto insieme alle tue recensioni su TripAdvisor”.
“Oggi TripAdvisor.it, con 1.560.000 visitatori unici mensili in base ai dati comScore di gennaio 2012, è il quarto sito in Italia nel settore Travel, dopo eDreams, Booking.com ed Expedia” ci ha spiegato Lorenzo Brufani, portavoce di TripAdvisor in Italia. Per provare la nuova funzionalità basta accedere a Facebook tramite il bottone in alto al centro sul sito di Tripadvisor.
La macchina 3D digitale che “stampa” cioccolato
Il fiorire delle stampanti 3d e delle tecnologie che orbitano attorno a questo fenomeno, stanno creando nuove possibilità in campi insperati.
Marcelo Coelho, designer canadese, ha ideato un prototipo molto particolare di stampante 3D, capace di creare manufatti commestibili.
Esattamente allo stesso modo delle stampanti 3D solite, il prototipo di Coelho, estrude cioccolato invece di plastica, utilizzando configurazioni pressoché infinite anche di materiali, anzi dolci materiali, diversi.
Tramite un pannello touch screen è possibile progettare un dolce anche parecchio complesso, grazie a una particolare coppa termoelettrica che raffredda il cioccolato fuso nell’istante in cui scende, la macchina è capace di scolpire figure complesse di cioccolato realizzate strato su strato.
Digital Chocolatier Prototype, il nome del progetto, è solo un prototipo ma se siete incuriositi da questo tipo di invenzioni, la pagina di Coelho presso il MIT, dove è dottorando, merita uno sguardo dato che ne ha progettate diverse.
YouTube Live, monetizzazione dal vivo
Succulente novità per gli utenti della piattaforma di streaming in tempo reale. Si potranno caricare filmati amatoriali, ma soprattutto guadagnare con la pubblicità. Mentre in Italia sbarca il servizio con gli spettacoli televisivi
YouTube Live metterà inoltre a disposizione un tool per visualizzare l’anteprima di un determinato filmato, insieme ad un pacchetto di informazioni analitiche con il numero complessivo delle visualizzazioni, il totale dei playback e la provenienza geografica degli spettatori sulla piattaforma.
Più succulenta, la terza feature per monetizzare gli eventi dal vivo con YouTube Live. In sostanza, si potrà decidere se inserire opzioni di pagamento oppure annunci pubblicitari. I video manager interessati saranno in grado di stabilire le fasce di prezzo in base ai singoli tariffari nazionali.
Novità in arrivo anche per gli utenti italiani, con il lancio del servizio YouTube Show per una sezione tematica con gli spettacoli televisivi caricati dai partner del portalone. Al momento si contano 120 spettacoli – la serie integrale Il Mondo di Patty, ma anche Le Invasioni Barbariche e L’Infedele – per quasi 3mila ore di girato.
“Si può passare da un programma ad un altro in modo semplice e veloce oppure godersi una qualunque puntata e attendere che il sistema passi a quella successiva attraverso una playlist generata automaticamente – ha spiegato un responsabile del Tubo – Inoltre all’interno della pagina Shows è possibile accedere anche ad una serie di informazioni aggiuntive, tra cui il cast, l’orario di messa in onda e una descrizione dettagliata del programma”.
Mauro Vecchio
Onlive, pace virtuale con Micosoft
Il servizio garantirà lo streaming su tablet delle funzionalità di Windows Server 2008 R2 e non di Windows 7. Redmond continua a valutare la situazione
Gli osservatori hanno ora parlato di un accordo attraverso cui il servizio sarebbe stato reso legittimo: in realtà sono stati fatti solo i primi passi, in particolare con la decisione da parte di OnLive di offire virtualmente non Windows 7 (per cui vi è bisogno di una licenza ulteriore), ma Windows Server 2008 R2.
Ora Microsoft afferma di esser soddisfatta del cambiamento, ma di stare ancora analizzando il servizio. Potrebbe dunque essere possibile che il costo per l’utente finale (al momento cinque dollari al mese) sia destinato ad aumentare in conseguenza delle royalty pagate a Redmond.
Claudio Tamburrino
10 paesi dove vita privata e lavoro ben si combinano
Secondo le statistiche elaborate dall’ OECD (Organization for Economic Co-operation and Development), mediamente i lavoratori dei paesi europei lavorano 1.739 ore l’anno ovvero 34,8 ore alla settimana sulla base di 50 settimane di lavoro complessive. Eppure i tedeschi sono in evidente controtendenza perché pur avendo un PIL incluso nella top 20 mondiale e l’economia più stabile dell’Eurozona, in Germania si lavora soltanto per 27,8 ore a settimana.
9. Bulgaria
La Bulgaria è in cima alle nazioni che assistono le giovani coppie a creare una nuova famiglia. Pensate che in questa nazione si possono concedere sino a 410 giorni di congedo di maternità (inclusi i 45 che devono essere presi prima del parto), retribuiti al 90%. Inoltre, non solo i genitori possono richiedere un secondo anno di congedo parentale con uno stipendio minimo, ma possono richiederlo anche il marito o i nonni, al posto della madre. Questo accade perché lì il tasso di occupazione delle donne è molto alto e non le si vuole porre dinnanzi alla scelta famiglia/carriera.
8. Brasile
Volete il massimo numero di giorni di ferie pagate? Allora il vostro paese ideale è il Brasile. Nel paese verde-oro, infatti, il numero di ferie pagate schizza a quota 41. A questo generoso totale, cui possono accedere i lavoratori a tempo pieno, si arriva così: 30 giorni di ferie pagate sono obbligatorie e altri 11 giorni sono considerate come “giorni di ferie federali”. Mica male.
7. Francia
I francesi possono godere di ben 40 giorni di ferie pagate (30 giorni più dieci festività) ma secondo i dati dell’OECD lavorano ben 200 ore in meno all’anno, rispetto agli altri paesi della comunità europea. Il settimo posto viene conseguito anche grazie alla forte presenza del sindacato che fa sentire la sua voce nelle proteste e nelle mobilitazioni di piazza.
6. Finlandia
La Finlandia ha riscosso grandi consensi dall’OECD poiché ben il 76% delle madri con figli in età scolare ha un posto fisso e il 90% delle donne impiegate può contare su un contratto a tempo pieno.
Assange: “Se sarò Senatore difenderò la libertà dei media”
“Userò le immunità parlamentari per prevalere sulle costrizioni al libero accesso alle informazioni”, dice il fondatore di Wiklieaks, che sarà candidato alle elezioni del 2013. Ma ancora non si sa se con un partito o da indipendente
NON HA MEZZI termini Il fondatore di Wikileaks Julian Assange. Se avrà successo la sua candidatura per il Senato australiano, annuncia, sarà “un fiero difensore della libertà dei media” e userà le immunità parlamentari per prevalere sugli ordini di soppressione dei tribunali e su altre “costrizioni eccessive” al libero accesso alle informazioni.
Nella sua prima intervista da quando ha dichiarato l’intenzione di candidarsi nelle elezioni del 2013, Assange ha detto al Sydney Morning Herald che la sua priorità sarà di battersi per una maggiore trasparenza nel governo, per quella che ha definito “la politica di capire prima di agire”. In campo internazionale, secondo Assange la diplomazia australiana deve considerare che gli Usa sono avviati a un serio declino nei prossimi 15-20 anni “fino al collasso del loro status di superpotenza” e deve quindi coinvolgersi molto di più su scala regionale.
La settimana scorsa Wikileaks ha annunciato via Twitter di aver scoperto che Assange può candidarsi per il Senato australiano anche se è agli arresti domiciliari, e che ha deciso di farlo. Non ha stabilito però in quale stato candidarsi, avendo vissuto in Victoria, Nuovo Galles del sud e Queensland. E dovrà decidere se presentarsi come indipendente, cercare un’alleanza con un partito, verosimilmente i Verdi, o stabilirne uno suo dedicato a lottare per un governo aperto.
E’ certo comunque che sosterrà un candidato nel collegio della premier
laburista Julia Gillard, che egli accusa di non averlo protetto come cittadino australiano. La Gillard aveva condannato la pubblicazione dei documenti segreti Usa come un’azione illegale, nonostante fosse ancora in corso un’inchiesta della polizia federale, che ha poi stabilito che non era stato commesso alcun reato in Australia.
Assange è agli arresti in Gran Bretagna in attesa che si concluda l’iter processuale per una sua estradizione in Svezia, dove è accusato da due donne di molestie sessuali e stupro per non aver utilizzato preservativi nel corso di rapporti consensuali. L’australiano aspetta il verdetto della Corte suprema sull’appello contro l’estradizione in Svezia, che secondo Assange sarebbe il preludio a una seconda estradizione in Usa, dove è considerato un ‘nemico della nazione’
Microsoft e Nokia: startup cercasi
I due colossi spingono per portare app nuove di zecca nel marketplace di Windows Phone. Nel frattempo lo smartphone Lumia 900 debutta in USA a prezzi popolari
Con questa mossa Microsoft e Nokia sperano di incoraggiare l’arrivo di nuovi prodotti originali sulla piattaforma che condividono e invertire un trend fatto di successi Android/iOS convertiti per i loro sistemi mobile. L’applicazione creata da zero col sostegno dell’incubatrice dovrà rimanere un’esclusiva Windows Phone per almeno sei mesi.
Nokia, che resta il maggior venditore di dispositivi Windows Phone, si prepara anche a colpire il territorio americano con una ghiotta offerta anti-BlackBerry: il Lumia 900 verrà venduto a soli 99 dollari, con contratto AT&T. Lo smartphone di fascia alta include supporto alla reti LTE, display da 4,3 pollici AMOLED e fotocamera da 8 megapixel con ottica Carl Zeiss.
Roberto Pulito
Le città? Devono “pesare” meno sul pianeta
Al Planet under pressure di Londra gli scienziati puntano il dito contro urbanizzazione e aumento della popolazione globale, i fattori determinanti per il nostro futuro
La congestione porta, infatti, nelle economie di tutto il mondo un costo stimato dall’1 al 3 per cento del PIL – un problema che non riguarda solo l’inquinamento, ma anche la perdita di tempo: circa 4,2 miliardi di ore nei soli Stati Uniti nel 2005 per un costo stimato a New York di 4 miliardi di dollari all’anno in perdita di produttività. Una vera emergenza se si considera che le città con un milione di abitanti erano meno di venti più di un secolo fa e oggi sono 450, aree urbane che costituiscono le fonti maggiori di inquinamento nonostante coprano meno del cinque per cento della superficie terrestre. ” Abbiamo una opportunità unica – dice Roberto Sánchez-Rodríguez, docente di Scienze Ambientali all’Università della California -. Quella di pianificare l’attesa esplosione urbanistica, al fine di diminuire la pressione sugli ecosistemi, migliorare le condizioni di vita di miliardi di persone ed evitare il verificarsi di catastrofi ambientali globali.
Mediaset si perde un dominio
L’arbitrato WIPO ha sentenziato. Il network TV non ha alcun diritto a vedersi restituito il dominio mediaset.com. Che resta di proprietà di una società USA di storage
I legali di Mediaset si sono rivolti all’Arbitration and Mediation Center del WIPO (World Intellectual Property Organization) chiedendo la restituzione del dominio alla società di Cologno Monzese, parlando di presunta “malafede” di Madiba e presunti diritti di sfruttamento “naturali” della risorsa telematica vista l’assonanza tra “mediaset.com” e il marchio Mediaset.
Il centro per l’arbitrato del WIPO non si è fatto impressionare e ha respinto il ricorso: il dominio mediaset.com non può corrispondere a un marchio registrato perché deriva dall’unione di due termini di uso comune (“media” e “set”) e la malafede del suo attuale proprietario non sussiste. Mediaset.com non è più dunque di proprietà di Mediaset, e il Biscione dovrà imparare la lezione per farne tesoro per la prossima volta.
Alfonso Maruccia
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