Google e’ dentro alle vetrine
Interni dei negozi mostrati con foto panoramiche. Per dare a Street View una nuova dimensione, per dare ai commercianti visibilità nelle esplorazioni cittadine mediate dalle mappe in rete
Non Store View, ma Google Business Photo: questo il nome scelto dalla Grande G per presentare un servizio che, più che sul fascino dell’esplorazione degli intrichi urbani a favore dei cittadini della rete, punta ad allettare i commercianti offrendo loro una vetrina in più per i loro locali. Si tratta di immagini panoramiche ad alta qualità, scattate da fotografi locali reclutati da Google e sguinzagliati presso le attività commerciali di alcune città di Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Francia e Regno Unito. Le attività commerciali che lo desiderano potranno fare richiesta per ottenere un servizio fotografico, pronto per essere integrato lungo le vie mostrate da Street View, e pronto per fare da corredo alle pagine di Google Places dedicate.
Ristoranti e alberghi, negozi di quartiere e store specializzati: tutte le attività possono mettere a disposizione delle foto dei propri interni o richiedere che l’occhio di Google punti su di loro per travasarsi in rete e far indicizzare la propria fisicità. Tutte le attività commerciali, a patto che non abbiano una pesante impronta monomarca, che non coinvolgano aspetti sensibili della vita dei cittadini come studi legali o cliniche.
Proprio l’aspetto della privacy degli avventori è stato affrontato da Google con chiarezza fin dal principio: sarà responsabilità del gestore dell’attività commerciale avvisare i propri clienti e i propri dipendenti degli scatti in corso, affinché possano scegliere di non comparire nelle immagini. E se un gelato troppo gustoso distraesse un avventore intento in un inopportuno, vorace consumo in loco? Google assicura che verrà in ogni caso impiegata la tecnologia di offuscamento già adottata per Street View, e che sarà possibile fare richiesta di rimozione dell’immagine della propria persona. In modo che a testimoniare il peccato di gola sia solo la macchia di cioccolato sulla camicia, una volta rientrati a casa.
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