Google+, spammer per un giorno. Ma sulla privacy conquista elogi
Non mancano certo gli elogi per la prudenza dimostrata da Google in occasione del lancio del suo servizio di social networking, Google+. Dopo i guai con la privacy avuti in occasione dell’esordio di Buzz, questa volta a Mountain View si sono cautelati, limitando a una cerchia ristretta di beta tester il compito di mettere alla prova il nuovo prodotto.
Una cautela che si è rivelata intelligente anche da un punto di vista tecnica, visto che nell’ultimo fine settimana Google + ha “spammato” i suoi utenti con una raffica di identiche notifiche via e-mail.
Stando alla spiegazione di Vic Gundotra, responsabile del progetto, il servizio ha esaurito lo spazio su disco, sabato, causando la pioggia di mail. ”Ci scusiamo per lo spam che ha causato questo pomeriggio. Per circa 80 minuti siamo rimasti a corto di spazio su disco sul servizio che tiene traccia delle notifiche. Così, il nostro sistema ha continuato a provare l’invio delle notifiche. Ancora e ancora…”, si legge in un post.
“Non ci aspettavamo di raggiungere queste soglie elevate così rapidamente, ma avremmo dovuto. Ringraziamo per averci aiutato durante questa prova sul campo, e ancora una volta, siamo molto dispiaciuti per lo spam” è la conclusione del messaggio.
Google + è forse una delle sfide più impegnative degli ultimi anni per il motore di ricerca. Finora, infatti, i passi del gigante di Mountain View sul terreno del social networking non sono state convincenti.
Con Google +, l’azienda sta scommettendo su un meccanismo per la condivisione di contenuti più intuitivo, grazie a un migliore controllo della privacy più facile da usare rispetto a Facebook.
Esperti di privacy hanno elogiato così Google per la scelta di avere lanciato solo per un numero limitato di tester il proprio servizio, dandosi la possibilità di eliminare i bug critici, tra cui difetti di privacy, prima di aprire in maniera massiccia in tutto il mondo.
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