Intel mette l’anti-furto nei processori della famiglia Sandy Bridge
Intel presenterà alla prossima edizione del Consumer Electronic Show di Las Vegas la versione definitiva del suo progetto Sandy Bridge, una nuova famiglia di processori della serie Core realizzati con il processo produttivo a 32 nanometri. Oltre a maggiore velocità e consumi ridotti, una delle novità più attese ma al tempo stesso discusse è la tecnologia Anti-Theft 3.0, brutalmente “l’anti-furto 3.0”.
Il sitema Anti-Theft 3.0 consente da remoto di “uccidere” il processore del proprio computer se questo è stato rubato. In questo modo, secondo Intel, non sarà possibile accendere il PC e, di conseguenza, i dati personali contenuti al suo interno saranno inaccessibili. Questo sistema, che ancora non è stato mostrato in funzione e di fatto non si conosce la modalità in cui sarà possibile usarlo, mostra però alcune lacune: se il ladro, interessato ai dati più che al computer, dovesse smontare il disco fisso montandolo su un altro computer il problema si ripresenterebbe.
Questo “suicidio indotto” del processore a quanto pare sarà possibile anche se il computer non è collegato a una rete Internet, come si attiverà quindi non è chiaro. Vi terremo aggiornati nei primi giorni di gennaio quando i processori della famiglia Sandy Bridge verranno mostrati al pubblico per analizzarne nel dettaglio prestazioni e chiarire i dubbi sulla tecnologia Anti-Theft 3.0.
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