LibreOffice, verso la nuvola e mobile
La suite di produttività FOSS si prepara a fare il grande balzo. Con versioni specifiche per Android e iOS. E il futuro fa rima con cloud computing. Ma che fine ha fatto OpenOffice?
Per quanto riguarda le versioni Android e iOS della suite, poi, a occuparsi dell’impegnativo porting è lo sviluppatore Tor Lillqvist: tra i problemi da affrontare e risolvere c’è la necessità di creare un’interfaccia specifica per ogni OS mobile pur mantenendo il codice base uguale per tutte le versioni della suite. I tempi non sono esattamente brevissimi, visto che si parla del 2012 o al più tardi del 2013.
Oltre il mobile c’è il web, anzi il cloud computing: LibreOffice Online girerà in un browser web sfruttando l’elemento Canvas dello standard HTML5, anche se TDF non chiarisce chi dovrebbe accollarsi i costi dell’infrastruttura necessaria a gestire una suite di produttività telematica completa e accessibile a tutti.
Sia come sia, il futuro di LibreOffice appare roseo e ricco di novità. Lo stesso purtroppo non si può dire di OpenOffice.org, progetto da cui ha avuto origine ilfork di TDF: Apache Foundation (attuale responsabile della gestione della suite ex-Sun ex-Oracle) professa ottimismo, mentre gli sviluppatori originali chiedono donazioni per far andare avanti lo sviluppo.
Alfonso Maruccia
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