Morto John McCarthy, creatore dell’Intelligenza Artificiale, aveva 84 anni
Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre scorso, si è spento John McCarthy, ideatore del concetto di Intelligenza Artificiale, aveva 84 anni.
Professore all’Università di Stanford dal 1962 al 2000, a McCarthy si deve molto di tutto ciò che il mondo della tecnologia è in grado di proporci quotidianamente, dalle applicazioni per smartphone e tablet a tante caratteristiche dei videogame.
A lui si deve, nel 1958, la creazione del linguaggio di programmazione Lisp, utilizzato nei progetti di Intelligenza Artificiale, ossia la rivoluzionaria e tanto dibattuta teoria, che vorrebbe i computer capaci di svolgere funzioni e ragionamenti di esclusivo appannaggio della mente umana.
Il matematico americano, che coniò anche quel termine, si dedicò allo sviluppo di formule matematiche e algoritmi che potessero consentire ai computer di svolgere attività che implicassero intelligenza.
I suoi studi gli valsero prima il Turing Award, ricevuto nel 1972 e poi il National Medal of Science ottenuto nel 1991.
John McCarthy non era un uomo che amava i riflettori e dunque non era noto al grande pubblico, tuttavia la sua importanza per il mondo dell’informatica e non solo, è così grande che è difficile non accostarlo ad altri grandi menti degli ultimi decenni, decedute pochi giorni fa.
Pensiamo a Steve Jobs, che non ha bisogno di presentazioni, e al grande Dennis Ritchie, colui che inventò il linguaggio C e il linguaggio Unix, recentemente scomparsi a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro.
Alcune immagini del padre dell’Intelligenza Artificiale.
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