Ricerca istantanea, denuncia automatica
Amazon, Google e Microsoft denunciate per un brevetto che rivendica il metodo che serve per fornire risultati anche durante la digitazione della query
Interessante è, poi, notare che nel descrivere i vantaggi delle sue soluzioni porti ad esempio le funzioni di suggerimenti attive “su siti come Amazon, YouTube e iTunes”: nella denuncia concretizzatasi ora dopo anni di attività mancherebbe dunque, per il momento, all’appello Apple e al suo posto vi sarebbe Microsoft.
Mountain View, inoltre, non è chiamata in causa per il Tubo, ma per Google Instant, Google Suggest e il box di ricerca di Android.
A Redmond, che si aggiunge solo adesso alla denuncia depositata a marzo nei confronti di Google e Amazon, è contestato l’impiego della tecnologia in una futura versione HTML5 di Bing, nell’attuale Bing Instant e, fin dal 2006, in Suggestions. Oltre a Apple, citata per iTunes, mancherebbero all’appello anche Yahoo! e eBay che al pari delle altre aziende implementano sistemi simili e che se MasterObjects ha reali intenzioni belligeranti rischiano di essere coinvolte.
Nonostante questo le intenzioni dei vertici di Bing rimangono quelle di innovare nel campo delle informazioni immediate agli utenti che effettuano una ricerca.
Claudio Tamburrino
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